Broader Approach
L’accordo bilaterale Broader Approach, negoziato tra Europa e Giappone e collegato a ITER, ha l’obiettivo di affiancare la sperimentazione in ITER con attività complementari volte ad accelerare la realizzazione dell’energia da fusione. A questo scopo, il programma include tre importanti progetti:
- il primo riguarda la progettazione di una sorgente intensa di neutroni per la caratterizzazione dei materiali da impiegare in un futuro reattore a fusione (International Fusion Irradiation Facility, IFMIF);
- il secondo progetto prevede la realizzazione in Giappone di un tokamak satellite di ITER (JT-60SA), una macchina sperimentale, dotata di magneti superconduttori per poter raggiungere il funzionamento continuo, dedicata allo sviluppo degli scenari di funzionamento di ITER e del reattore dimostrativo (DEMO)
- l’accordo prevede infine la creazione di un centro internazionale per gli studi sulla fusionedotato di un supercomputer di capacità dell’ordine del petaflops, sempre in Giappone.
La partecipazione al Broader Approach da parte europea è stata decisa su base volontaria dai governi di Francia, Germania, Spagna e Belgio, oltre all’Italia.
L’ENEA partecipa con la progettazione e realizzazione di parte dei magneti e del sistema di alimentazione di JT-60SA.
L’ENEA coordina le attività di sviluppo e progettazione di uno dei concetti di riferimento del bersaglio di litio di IFMIF; inoltre condurrà attività sperimentali di movimentazione remotizzata e assemblaggio del bersaglio, di sperimentazione sulla corrosione-erosione da litio dei materiali strutturali del bersaglio e del circuito che lo contiene.